Prendersi cura della propria salute è importante ad ogni età
La longevità non è un dono di natura ma si conquista passo dopo passo, proprio come si conquista il traguardo alla fine di una corsa. La Longevity Run è frutto di un progetto ideato dal Prof. Francesco Landi (docente di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica Direttore e della UOC Medicina Interna Geriatrica della Fondazione Gemelli) con i medici del Policlinico A. Gemelli e i ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore al fine di sensibilizzare i cittadini ad assumere stili di vita salutari e di incoraggiare la prevenzione cardiovascolare.
La Longevity Run, che si terrà sabato 18 ottobre, è una manifestazione podistica NON competitiva su un percorso centrale di 5 km preceduta da una serie di allenamenti itineranti, gratuiti e programmati di gruppo che si terranno all’interno di Parchi o Ville nei municipi di Roma.
La Longevity Run nasce per promuovere l’attività fisica e l’invecchiamento attivo, sensibilizzando sull’importanza del movimento regolare nella prevenzione delle patologie legate all’età, come sarcopenia, fragilità e malattie cardiovascolari.
Fare esercizio in modo costante porta numerosi benefici:
Preserva la massa muscolare e migliora forza ed equilibrio, riducendo il rischio di cadute.
Aiuta a controllare il peso, stimolando il metabolismo e riducendo il rischio di obesità, diabete e disturbi metabolici.
Migliora l’umore e le funzioni cognitive, contrastando stress, ansia, e sintomi depressivi e prevendo la demenza.
Aumenta flessibilità e mobilità articolare, riducendo rigidità e dolori.
Favorisce la socializzazione, rafforzando il benessere psicologico e il senso di comunità.
E’ associato a una vita più lunga e di qualità, mantenendo in autonomia e funzionalità negli anni.
“Dal punto di vista scientifico un ottantenne che continua a fare esercizio fisico e una corretta alimentazione, ha la stessa performance di un cinquantenne sedentario. Ciò significa che noi possiamo guadagnare trent’anni di autonomia e performance.”
Prof. Francesco Landi